Questa cosa è veramente straordinaria!
Sentite, sentite questa segreteria telefonica!
Salutiii
venerdì, gennaio 28, 2005
giovedì, gennaio 27, 2005
Memoria
Oggi sono stata aperta, nuovamente.
Non conosco però le mani appoggiate ai miei battenti ma vedo che sono mani diverse dalle altre; non sento più il sangue caldo che scorre lungo il legno proveniente dalle unghia delle loro dita nè tantomeno riconosco il battito disperato, che accompagnava quasi ogni fredda e buia sera, di quelli che separo dal mondo esterno.
Sono mani pulite, queste, che incuriosite tentano di farsi strada per vedere e capire.
Non dovrei essere aperta, però.
Conservo lungo le mie venature immagini che nessun uomo potrebbe sopportarne la vista: bambini con gli occhi e lo sguardo di anziani, desiderosi tanto di interrompere la vita piuttosto che continuarla in questo stato; ho udito tanti, troppi colpi di fucile spezzare l'irreale silenzio di questa infame terra senza che nessuno di questi colpi sia stato sparato in aria.
Ho visto fiumi, di colore rosso vivo, sgorgare da innocue stanze e lunghe code che entravano in fabbricati da cui ne uscivano solo per confondersi tra le nuvole, sempre più grigie; ossa di uomini che neppure la forza di volontà più allenata poteva mantenere in piedi.
Proprio per questo vi chiedo di aprire questa porta.
Solo, fatelo piano e mentre, passo dopo passo, vi accomodate in questo tempio di morte calate l'elmetto dalla fronte e adagiatelo di fronte agli occhi, perchè quello che ho visto io voi non siete ancora pronti a vederlo, così, all'improvviso.
Vi chiedo di non battere contro di me la vostra disperazione; asciugarvi piuttosto le lacrime che bagnano incessanti i vostri volti che hanno perso l'innocenza.
Ora tocca a voi, guerrieri di pace, che perdete i sensi e state male.
Ricordate.
La memoria è strumento per il futuro, non àncora del passato. Essa serve infatti per non dimenticare e per ricostruire.
Certo io non dimenticherò, almeno fino a quando questi cardini, arrugginiti e sporchi di sudore e lacrime, avranno la forza di tenermi sollevata.
Non dimenticherò quello che è stato e non fatelo neppure voi, che ora vi adoperate per mettere insieme, uno sopra l'altro, quanti più corpi possibili.
Io sono solo legno e servo a poco.
Voi, che non siete solo carne, fate in modo che ciò che è accaduto non si ripresenti.
Mai più.
Per sempre.
Non conosco però le mani appoggiate ai miei battenti ma vedo che sono mani diverse dalle altre; non sento più il sangue caldo che scorre lungo il legno proveniente dalle unghia delle loro dita nè tantomeno riconosco il battito disperato, che accompagnava quasi ogni fredda e buia sera, di quelli che separo dal mondo esterno.
Sono mani pulite, queste, che incuriosite tentano di farsi strada per vedere e capire.
Non dovrei essere aperta, però.
Conservo lungo le mie venature immagini che nessun uomo potrebbe sopportarne la vista: bambini con gli occhi e lo sguardo di anziani, desiderosi tanto di interrompere la vita piuttosto che continuarla in questo stato; ho udito tanti, troppi colpi di fucile spezzare l'irreale silenzio di questa infame terra senza che nessuno di questi colpi sia stato sparato in aria.
Ho visto fiumi, di colore rosso vivo, sgorgare da innocue stanze e lunghe code che entravano in fabbricati da cui ne uscivano solo per confondersi tra le nuvole, sempre più grigie; ossa di uomini che neppure la forza di volontà più allenata poteva mantenere in piedi.
Proprio per questo vi chiedo di aprire questa porta.
Solo, fatelo piano e mentre, passo dopo passo, vi accomodate in questo tempio di morte calate l'elmetto dalla fronte e adagiatelo di fronte agli occhi, perchè quello che ho visto io voi non siete ancora pronti a vederlo, così, all'improvviso.
Vi chiedo di non battere contro di me la vostra disperazione; asciugarvi piuttosto le lacrime che bagnano incessanti i vostri volti che hanno perso l'innocenza.
Ora tocca a voi, guerrieri di pace, che perdete i sensi e state male.
Ricordate.
La memoria è strumento per il futuro, non àncora del passato. Essa serve infatti per non dimenticare e per ricostruire.
Certo io non dimenticherò, almeno fino a quando questi cardini, arrugginiti e sporchi di sudore e lacrime, avranno la forza di tenermi sollevata.
Non dimenticherò quello che è stato e non fatelo neppure voi, che ora vi adoperate per mettere insieme, uno sopra l'altro, quanti più corpi possibili.
Io sono solo legno e servo a poco.
Voi, che non siete solo carne, fate in modo che ciò che è accaduto non si ripresenti.
Mai più.
Per sempre.
mercoledì, gennaio 26, 2005
Uno spartito... ovunque!
Cari amici musicisti, che affollate (???!) questo blog, vi faccio un regalo.
Capita a volte, e io che frequento la ssis ho avuto molte tentazioni, di dover scrivere musica, vuoi per impellente esigenza o per puro diletto e non avere nulla su cui scrivere le tanto desiderate e, una volta tanto, presenti note se non un tovagliolo sporco e piccolo del bar.
Ecco quindi che, andando su questo sito è possibile stamparsi spartiti bianchi in diversi formati.
certo, non c'è lo spartito tetralinee del gregoriano, nè una notazione per coro in chiave antiche... ma adattarsi, no?
Pensate, si può scegliere la dimensione del rigo, il colore e tante altre cose!
Direi che è un bel regalo, che ne dite?
Capita a volte, e io che frequento la ssis ho avuto molte tentazioni, di dover scrivere musica, vuoi per impellente esigenza o per puro diletto e non avere nulla su cui scrivere le tanto desiderate e, una volta tanto, presenti note se non un tovagliolo sporco e piccolo del bar.
Ecco quindi che, andando su questo sito è possibile stamparsi spartiti bianchi in diversi formati.
certo, non c'è lo spartito tetralinee del gregoriano, nè una notazione per coro in chiave antiche... ma adattarsi, no?
Pensate, si può scegliere la dimensione del rigo, il colore e tante altre cose!
Direi che è un bel regalo, che ne dite?
Requiem in minore
Buonanotte, dolce sig.ra Lucia.
Trovo solo il tempo, e forse la convinzione, per scrivere queste poche righe di testo che, a distanza di una settimana, sono ancora intrise di dispiacere per la sua morte.
Ho la certezza, sig.ra Lucia, che ora lei starà suonando insieme a Bach, suo diletto amico, magari proprio Sirio, ,a composizione che ha pensato per il suo cane.
Mi mancherà sig.ra Lucia, e lo dico sinceramente.
Mi mancheranno le sue battute, i suoi discorsi, le sue lamentele e le sue sgridate.
Mi mancheranno le chiamate in ore e tempi diversi per aggiustare un telefono che mai ha dato problemi.
Mi mancheranno i suoi rimproveri verso di me, alunno che metteva tanta (troppa) fantasia in quello che faceva e che abbandonava volentieri la tecnica nelle sue lunghe telefonate per suonare, nota dopo nota, qualcosa che blazava alla mente.
Mi mancherà il ticchettare incessante dei suoi molti orologi mentre, con difficoltà, tenevo il tempo dell'esercizio con il mio piede sinistro.
Ma tra le tante cose, mi mancherà il fatto di non averle potuto neppure dare un saluto degno di questo nome. Nè un abbraccio, nè una carezza, nulla si è potuto rivolgere a lei. Tutto ci è stato impedito da chi molto voleva e molto ha tolto.
Ci è stata tolta la possibilità di vederla con il suo sorriso ancora in vita, mentre ci stringeva forte la mano e ci diceva di quanto la vita era bella e di quanto, noi giovani, dovessimo divertirci.
Buonanotte sig.ra Lucia, anche se dove sei (e scusa se ti do del tu) ora c'è tanta luce e tanta musica e avrai trovato tutte quelle risposte alle tante domande di fede che anche a me facevi.
Buonanotte sig.ra Lucia, la vita qua continua e spero che dall'alto tu possa suonare un pò di musica anche per noi, sempre tanto indaffarati e mancanti nei tuoi confronti.
Buonanotte sig.ra Lucia, spero un giorno di poterti dedicare qualcosa, magari una bella sonata o una messa, perchè tu mi ha dedicato tanto soprattutto l'amore e la passione per la composizione.
Buonanotte, sig.ra Lucia.
martedì, gennaio 25, 2005
Un caso umano
- Questo è l'uomo che viene invitato nelle trasmissioni come "paladino della fede", secondo la definizione di Giuliano Ferrara;
- Questo è stato vicedirettore del Tg2;
- Questo, pur conoscendo molto bene le sacre scritture, le usa manco fosse un'inquisitore;
- Questo invece di parlare attacca, toglie le parole, accusa e insulta... ma poi nega;
- Questo, nel difendere concetti di altra problematicità come lo statuto etico dell'embione, si è meritato la fama di latore di perchè??? perchè????;
Questo è una contraddizione vivente;
Questo, signori miei, è un caso umano.
sabato, gennaio 22, 2005
mercoledì, gennaio 19, 2005
martedì, gennaio 11, 2005
Qui ssis, abbiamo un problema...
...ore perse, seguendo ragionamenti bislacchi di un professore non preparato che si arrampica agli specchi cercando, invano, di argomentare. Al momento, questa è la ssis. Ed è subito sera :-(
venerdì, gennaio 07, 2005
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