martedì, febbraio 27, 2007

Alla faccia del Paint....

Ho sempre pensato che Paint fosse qualcosa per newbie, semplice, pre l'utilizzo immediato nella creazioen di immaginette stupide, lasciando ai più blasonati Paint Shop, The gimp!, addirittura Autocad o altro il compito della grafica ardita, vettoriale magari con accenni 3D.
Invece guardate qua con Microsoft Paint che diavolo sono riusciti a fare?
Che dite? Provo a proporlo ai miei fanciulli dell'elementare?

lunedì, febbraio 26, 2007

Audio

Ciao a tutti,
ora facciamo una piccola prova, o meglio, la faccio io. Voi ascoltate.
Non me, almeno non al momento. La prova in questione è di un file audio che volevo condividere con voi, sperando vi piaccia e utilizzerò la forma dello streaming mp3.
Se tutto va bene, si sente bene e così via, volevo pure provare a mettere in pratica una sorta di podcasting audio, ovvero di postare file mp3 con la mia voce, con i miei pensieri e le mie elucubrazioni mentali.

Detto questo, passiamo al dunque: la canzone si chiama Man of the hour è dei Pearl Jam ed è bellissima.
Spero piaccia anche a voi!

Ascolta:







Ciao ciao

sabato, febbraio 24, 2007

Un Diamante è per sempre

Sempre l'amica mia dal cui blog ho catturato il post sulla dislessia (disgrafia in quel caso) mi rimprovera riguardo il mio tacito comportamento (un peccato di omissione forse?) su una sfera della mia vita che ormai mi contraddistingue da più di 10 anni.
Ebbene sì, lo ammetto, faccio outing!
Sono educatore parrocchiale di Azione Cattolica (dell'ACR per intenderci) e mi diletto a far impazzire con riunioni improbabili, catechesi improvvisate, partite di pallavolo fisicamente massacranti, canti stonati, celebrazioni al limite dell'eresia e tante altre cose, poveri ragazzi e ragazze ingenue a cui voglio un bene dell'anima.
Il gruppo di cui fa parte questa mia amica, anche poetessa direi, è il gruppo del Diamante, così da loro chiamato per la robustezza d'intaglio con cui affrontano le diverse riunioni e per le tante sfaccettature di carattere con le quali vi partecipano.

E allora, direbbe Cecia ma anche altri lettori (?), perché non ce ne hai mai parlato?
Per riservo, aggiungo io, e perché 'sti ragazzetti son pischelli. Mi piacerebbe condividere foto, emozioni, racconti... ma in Italia c'è qualcosa che si chiama privacy e non consente di pubblicare foto di minorenni e così via.

Chi mi conosce da tanto però sa bene quanto sia affezionato all'ACR e a questo gruppo in generale, e quanto non potrei proprio fare a meno di loro!
Detto questo, faccio un'eccezione. Eccovi una delle più belle foto fatte l'anno scorso e fortunatamente salvatasi dalla strage della mia memoria SD da 2GB.... vabbè... questioni mie che ancora mi rodono....
Detto questo, concludo con un QUE SEMPRE VIVA EL DIAMANTE. Che è bello bello bello è che Dio custodisca sempre questo gruppo, così com'è e anche più numeroso.

mercoledì, febbraio 21, 2007

...........................

Sono troppo incazzato per dire qualcosa di sensato riguardo questa crisi di governo.
No comment... a presto....

lunedì, febbraio 19, 2007

Ultimi giorni...



Buoni ultimi giorni di carnevale a tutti voi, cari lettori di un blog sempre attivo (e và che in questi ultimi giorni m'è presa voglia di scrivere...invece che correggere i compiti!...).
Divertitevi, che da mercoledì si và di penitenze e digiuni, e post un po' più catechizzanti!!

Dajeee e mi raccomando, fatemi sapere com'è il vostro carnevale, come lo passate, qualche foto (forse si può mettere nel commento, al max inviatemela e poi provo a collagiarle).

Ciao ciao :)
Posted by Picasa

'mmazza!

Spettacolare (adsl required) ed è tutto vero!


Si tratta infatti di un nuovo sistema di touch screen video, solo che le dimensioni, la qualità e ciò che si può fare sono estremamente ricche e fantascientifiche!!!!
Curiosi? Cliccate qua!

Ciao ciao

sabato, febbraio 17, 2007

Dilsesisa?

Siamo tutti dislessici?
Di fronte a questa domanda, ho trovato sul blog di una mia amica un simpatico esperimento che ora vi propongo:


Secnodo un pfrosseore dlel'Unviesrità di Cmabrdige, non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra, l'uinca csoa imnorptate è che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato può serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si può legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi ltetera una ad una, ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio, no?

Ciao ciao :)

venerdì, febbraio 16, 2007

Radicali (liberi)


Bonsoir tou le monde (sempre se si scriva così).
Non ho intenzione di parlare di esperimenti sul cuoio capelluto, abbiate pace!
Mi premeva invece esternarvi una riflessione riguardo la manifestazione di domani, a Vicenza; in un mondo ideale, dove il sabato non si ha collegio docenti, dove si ha a disposizione una macchinetta propria, tempo da spendere, amici che ti seguono e ti incoraggia, una ragazza (perché no?) che ti stima e t'appoggia, mi sarebbe piaciuto andarci.
Un appoggio motivato da diversi fattori: innanzitutto la considerazione che alla base di una nazione sopravvissuta alla seconda guerra mondiale via debba essere una politica di pace e non basata sulla difesa; poi un leggero sentimento anti-americano, da intendersi non nelle persone (a livello antropologico, quindi) ma nelle scelte globalizzanti (a livello macro-economico, politico e altro secondo le diverse definizioni di globale assunte da Beck, Baumann e soprattutto Giddens); infine anche per dimostrare a questo finto governo di sinistra che è ora di dare un senso alle indicazioni programmatiche riguardo il rispetto del popolo, delle sue esigenze, delle sue libertà e della sua cultura contro il servilismo coatto del più potente.
Proprio riguardo questo, mi pare seriamente motivata l'affermazione di Bertinotti quando cita la necessità di essere radicali senza però la deriva violenta di comportamenti idioti.
Sul tema di essere radicali, tolta l'accezione puramente partitica, il gioco diventa ricco di contrasti. La sinistra, dicono a destra, è vincolata dai radicali; a sinistra chi è radicale manco pensa di esserlo e si comporta secondo coscienza, con risultati più o meno decenti.
Il ritorno alla radicalità, leggasi coerenza di idee senza un'eccessiva concertazione (segno di qualunquismo politico), è un bene da auspicare. Può essere infatti presenza di linee programmatiche certe, decise su cui vale la pena porre una questione di rappresentanza politica in parlamento. Rappresenta, il tema della radicalità, terreno fertile per un confronto tra chi è a favore e chi contro... non tra chi è quasi e chi abbastanza o chi non più di tanto.
Tornando al tema di questo post, c'è da essere radicali: si vuole o no la presenza degli americani in territori nostri, lasciando loro il permesso di gestire, a pochi km da una bella cittadina, armamenti nucleari col fine di una sicurezza (pensa, proprio loro che hanno lasciato girare indisturbati gli aerei in quell'11 settembre) a livello internazionale?

La mia risposta è no: Yankee go home.

giovedì, febbraio 15, 2007

Meno male

Dichiaro ufficialmente conclusa la giornata di San Valentino.

Finalmente.

lunedì, febbraio 12, 2007

Ritorno al passato

Non più pacs, ma dico.
Dico io, più che altro, questa riforma andava fatta e per me anche i pacs non erano malvagi. Con i dico si è voluto fare ciò che la politica italiana sa fare benissimo: essere ultra garantista di ogni componente in gioco, laica o religiosa che sia, a discapito di serie riforme (vedi, come ultimi esempi, il calcio o l'abolizione dei costi di ricarica).
Questi dico, altro non fanno che sancire forme di convivenza civile (molte forme, in cui liminarmente ricadono anche le coppie omosessuali che poi porette, che male fanno alla società?) che altrimenti non godrebbero, se non singolarmente, di piccoli benefici relativi alle forme assistenziali, alla questione di successione e così via. I limiti sono anche molto vincolanti, per cui nessuno dall'oggi al domani ha diritto di definirsi un componente dico e chi si affaccia, come età, affettività e possibilità ad una scelta di vita fa prima a sposarsi piuttosto che aspettare i 5 o 10 anni di durata della forma di convivenza, durata base per poter accedere a quelle convenzioni particolari.

In tutto questo discorso cala però una forma, perdonatemi se lo dico, abbastanza reazionaria della Chiesa. Finché il Santo Padre richiama ai valori della famiglia i discorsi si fanno anche innovativi (la famiglia è un caso raro nelle società odierne e forse riscoprirla sarebbe andare realmente controcorrente) ma quando eminence card. Camillo Ruini, appoggiato dalle altre figure che compongono l'istituzione chiesa, tuona sui dico ammonendo il popolo cristiano anzi, catechizzando il popolo cristiano su un prossimo documento che darà a noi, poveri fedeli, l'orientamento su come muoverci... bhè, un po' mi girano le palle e contemporaneamente (il giro evidentemente non è così accellerato) mi preoccupo.
Queste indicazioni mi fanno venire in bocca il sapore del Non Expedit (Non conviene, poi divenuto nella pratica "non si deve"), bolla papale emanata da Pio IX nel 1874, dopo l'unità d'Italia che coinvolse anche Roma, con la quale si proibiva ai cattolici di votare per l'occupatore.
Il dirti cosa debbo fare mi suona come veramente antico, stantio. Non stiamo in pericolo di vita, allora come adesso. Non si rischia di veder rinnegato un credo nella sua interezza o di vedersi togliere, ex laica cattedra, il valore religioso ad un matrimonio.
Si tratta di una riforma, molto edulcorata, che uno stato laico sta cercando di portare avanti nel rispetto di tutti.

Rispetto che dovrebbero utilizzare anche chi, sebbene nella libertà di opionione, parla e commenta sulle azioni pontificie. Ora, se non sai una mazza di questo, perché ti metti addirittura a commentare i vangeli? Perché citi l'amore eterno di Dio che perdona tutto (manco fosse un fesso) e non la responsabilità umana nel rispondere a tale amore?
Perché voialtri commentatori della domenica non vi state zitti e lasciate discutere chi è competente?

Resta il fatto che questo Non Expedit lo vorrei rivolgere a chi si occupa di scrivere tale indicazione: non conviene farla, veramente.

Per equilibrio






Per equilibrio, cantano gli acustimantico (che non capisco perché ma ogni volta che sto col morale mocio vileda style compiaiono magicamente nel mio lettore mp3 ad alleviare talvolta le mie sofferenze, aumentandome altrimenti...), quando il buon Dio inventò il mare dovette creare il mal di mare.
Bell'equilibrio, in effetti, e bella visione funzionalistica degli aspetti più fastidiosi del reale.
Avevo in mente, ma non è detto che non lo faccia pur rispettando i miei bradiposi tempi, di destinare una parte del mio sito alla creazione di un elenco di equilibri simpatici e perfetti; per esempio, quale equilibrio potrebbero richiamare i piccioni? Sicuramente al gioco semplice dei bambini che li rincorrono. Quale allora il freddo? A permettere agli amanti di stare più vicini.

A proposito di amanti... capisco che mercoledì è San Valentino ma ve la smettete, o voi tutti amanti, di frapporvi tra me e la strada che percorro facendomi rosicare quanto uno scoiattolo di fronte all'Amazzionia?

Ritornando a noi... mi chiedevo insieme ad un'amica quale equilibrio ci fosse nel tanto dolore che sto vedendo colpire altre amiche mie più vicine. Una madre e un ragazzo che vengono meno, insieme ad un quadro disperato di vissuti loro quale imponente equilibrio dovrebbero richiedere, nel grande disegno divino?
Forse un po' narcisisticamente ipotizzavamo che la nostra serenità e gioia (la sua a dire il vero, che si sposerà presto), potessero essere effettivamente di aiuto e supporto a chi soffre: se infatti determinate persone soffrono, a che gioverebbe avere vicino altra sofferenza che non porterebbe così le altre persone ad essere validi aiuti?
Forse potrebbe essere questo un perché del male e del bene. Il bene c'è per far sì che il male non sia sempre di più, così che il male ha ragion d'essere per far capire al bene di non inorgoglirsi ma di essere un bene misericordioso, che guarda con compassione verso il bene dell'altro.
Così anche nella nostra vita, ci sono momenti (pochi però Dio, non si può far niente?...) che le cose girano bene e sembriamo padroni del mondo e soprattutto della nostra vita; altri (troppi, sè capì?) in cui tutto sembra perduto.
Forse la chiave della misericordia andrebbe applicata anche in noi, per equilibrio... per equilibrio.

Esiste e funziona?

Buona giornata a tutti,

reduce dalla sbronza (ehhhh, vi dico...) per festeggiare i 3000 contatti di ieri sera, porgo all'utenza incriminata di commentare poco un quesito a cui io non sono riuscito ancora a trovare risposta adeguata.

Esistono, funzionanti, dei desktop client per bloggare in tutta libertà (sulla nuova piattaforma blogger, attenzione) senza dover ogni volta aprire il browser e attendere pazientemente il caricamento di ogni cosa?



Se sapete dare una risposta, commentate o inviatemi una mail a marco[at]amadeus.roma.it!



Grazie e a presto :)




Edit: Esiste e funziona... grazie Firefox e grazie Performancing!!!!

domenica, febbraio 11, 2007

Quatti quatti....



..., secondo il counter del mio blog, siamo arrivati alla tanto inaspettata e agognata quota 3000 visite!   
Una piccola grande soddisfazione che volevo condividere con voi offrendovi questa magnifica torta... virtuale s'intende che sennò 3000 fettine caro mi sarebbero costate!

So bene che ultimamente il blog pecca di melanconismo da taglio vene ma tant'è la situazione in cui questo 2007 ha voluto farmici trovare che poco posso se solo così riesco a sfogarmi un po'.
Arriveranno momenti migliori, perdonatemi però nel frattempo!

Mangiato la torta? Lo spumante lo avete portato da casa? No? Azz... vabbè, intanto mettetevi seduti per il predicozzo finale e poi vedremo!
Parlerò infatti dei commenti. Non alla Berlusconi sulle tette ora di quella ora dell'altra, bensì riguardo i commenti che non mi lasciate mai .
Please, commentate, daje!

Un salutone, nell'attesa della venuta di un nuovo post!

giovedì, febbraio 01, 2007

Buon primo febbraio!

Quando sarò capace d'amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre
né di far l'amore con mia madre in sogno.

Quando sarò capace d'amare
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.

Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.

Vorrò una donna che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.

Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.

Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.

Quando sarò capace d'amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.

E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.

Quando sarò capace d'amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere

un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.

Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.

Così vorrei amare.

Giorgio Gaber