Ma che bella giornata di sole
Quanta gente per le strade muore
Quanti treni alla stazione
Ma per tornare a casa
E la chiamano liberazione
Questa giornata senza morti
Questo profumo di limoni
Dalle finestre aperte
E mio padre vivrà
Solo il sogno di questa terra
perché quello che ha è ancora guerra.
E mia madre amerà
questo sogno di prigioniero
Perché quello che avrà è il mondo intero.
E' una barca che naviga sulle onde del mare
Questo giorno di libertà
Tu non lasciarlo andare.
Questa terra sarà oggi e sempre nelle tue mani
Questo mondo vivrà nelle tue mani.
Oh, oh, oh?
Ma che bella giornata di sole
Questa giornata senza morti
Questo profumo di limoni
Giù nelle strade.
A. Venditti
Impossibile pensare di far passare questa giornata, 25 Aprile, senza dare un mio piccolo e modesto contributo.
Dicevo nel sottotitolo, 60 anni di libertà. Già, sofferti con il sangue come sudore eppure ancora oggi non apprezzati, quasi come se ci fosse dovuto essere così, nella possibilità di fare ciò che ci vuole.
Si discute molto su chi deve avere i meriti di questa giornata o su chi vi ha effettivamente preso parte, e questa discussione toglie ogni buon senso a qualsiasi analisi storica che si è fatta sopra quel grandioso giorno del 1945.
Neppure io voglio incrementare giudizi e ulteriori commenti.
Lascio che il 25 aprile ci sia stato nella grande storia d'Italia e, tra me e me, ringrazierò i molti partigiani che hanno permesso a me e a molti ragazzi della mia generazione, di poter alzare il pugno e gridare libertà, di poter vivere appieno il tempo della nostra gioventù, di poter dissentire su pareri altrui senza esserne colpevolizzati, di poter criticare un Berlusconi qualsiasi al governo, di poter studiare la tragica seconda guerra mondiale con gli occhi tristi e impauriti dalla violenza umana e di poter intonare, quasi come un partigiano del 2000, la mitica "bella ciao".
Grazie partigiani, chiunque voi siate e qualunque ideologia abbiate seguito, e non preoccupatevi, il sogno della libertà continuerà a realizzarsi anche attraverso il nostro pensiero e le nostre azioni: resistere, resistere, resistere!