mercoledì, gennaio 03, 2007

Notturno

Sono lacrime quelle
che vedo scendere dai tuoi occhi
e velocemente bagnare
l'orlo della tua veste notturna
dapprima segno di vita e amore?

Nel cuore davvero hai la spada
con cui, credimi, ingenuamente
ho ferito a morte l'ultima
tua speranza e insieme il mio
desiderio di nuova e sincera libertà.

Piansi anche io per il tuo pianto
e le tue lacrime furono causa delle mie;
Triste destino è il nostro, amica mia,
che all'alba è amore e nelle tenebre
sfiducia e disillusione diviene.

Ché certo l'amore è bestia ribelle,
ignaro di disciplina e correttezza,
schiavo del desiderio e dell'inganno,
sorgente di pianto e del godere,
desiderio per noi prossimo e infinito.

Marco (me stesso)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarà triste il tuo destino rinfrancato solo dalla compagnia della tua mano....
Riuscirà essa ad essere sicura e matura nel darti momenti di svago?
Unica amica,grande esperienza,sola certezza.
O forse rimarrai da solo,
della tua solitudine solo artefice,
del tuo sollazzo unico mago.

Anonimo ha detto...

Parole facili e leggere che con un colpo di vento sono volate via...non eri proprio tu che hai scritto "Se il mondo è parola parliamo onesti e semplicemente chiediamo alla grammatica della vita di risparmiarci la sofferenza dell'errore"...parole scritte che stranamente volano..ma rimangono nella mente e nel cuore segno di un sogno presto nato e presto sparito che mai si realizzerà...

Marco ha detto...

Mi permetto di entrare nei commenti sul mio post per criticare abbastanza fortemente il post di piccola stella.
Non penso che alludere in questa maniera, senza un briciolo di decenza possa portare beneficio alla comprensione di una sofferenza personale.
Ognuno ha in sé potenzialità di giustezza e di errore, senza che questi siano pregiudiziali per ciò che sarà o per ciò che farà.

Resta il fatto che piuttosto che scrivere queste cose, forse è meglio non scrivere nulla... per il rispetto reciproco, si intende.