Torno a scrivere sul blog in maniera contraria a quanto chi mi legge si aspetterebbe e a quanto, fino ad ora, avrei pensato anche io.
Non parlerò quindi, almeno non ora, dei miei traumi sentimental-locazionali-di fresca annata, tranquillizzatevi!
Vi racconterò invece la favola del vecchio vestito di bianco e del grillo parlante.
Mai sentita? Neppure io fino a stasera.
Eppure capita, in quella che un tempo era la repubblica delle banane governata da misteriori nani in cerca di gloria e prescrizione, di trovare nella buca delle lettere del grillo parlante, quello che non ha peli sulla lingua e che ciò che pensa (per fortuna pensa sempre bene) lo dice su due piedi, ops, su due zampe.
Meravigliato il grillo vede il mittente di questa curiosa lettera e pensa, proprio lui che è il primo predicatore, ad un rimprovero dal vecchio vestito di bianco. Si sà che i vecchi sono brontoloni e non accettano che siano i più giovani ad avere l'ultima parola sul mondo.
Invece no.
Capita che il rimprovero previsto in realtà sia una solidarietà su qualcosa che il grillo parlante a lungo cerca di dire, ovunque inascoltato si badi bene. Ovunque nella ex terra delle banane, non al di fuori (o al di dentro) di essa, ad ogni modo in terra straniera.
Proprio in quelle modeste abitazioni il vecchio vestito di bianco dimora, e da quelle finestre si permette di essere coscienza al mondo, infatti anche lui è poco preso in considerazione, cosa pensate!
"La natura", si legge nella lettera, "è cosa sacra, per me che credo che debba tornare in alto ben custodita e per te che pensi debba che essere vissuta in basso, calpestandola a piedi nudi per non rovinarla".
Continuava la lettera e il grillo parlante era ansioso di comunicare al mondo che il vecchio vestito di bianco era con lui in questa battaglia, che per una volta non parlava da solo, ma si poteva affacciare con lui (quasi dalla stessa finestra) e gridare: "Non rovinate la natura, ma amatela finché potete senza compromessi o guadagni personali. Amatela gratuitamente, perché è così che vi è stata data".
Chissà questa volta se vi sarà qualcuno che udrà queste voci di speranza e volgerà finalemente lo sguardo alle finestre da tempo aperte!
Tutto questo per dirvi... leggete un po' la lettera che un tale Benedetto XVI ha scritto a un altro tale Beppe Grillo!!!
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