Parlo ovviamente della scuola, contornata dai mille impegni extra, che prenderà il via in quasi tutti gli istituti italiani. Io stesso domani partirò con degli esami integrativi per le solite zucchine e il 13 suonerà di nuovo la campanella delle ore da 50 minuti.
Buon anno scolastico a tutti, direi io e non solo io, visto che finisco questo post con un bell'articolo di Maurizio Crosetti, blogger su Repubblica.it.
Ciao ciao :)
Buon anno scolastico, stavolta, soprattutto agli insegnanti. Trattati come fastidiosi insetti dallo Stato e dalle famiglie, dai presidi e dai genitori. Sottopagati, disprezzati, vessati, fotografati dai telefonini e messi su Youtube, dipendenti di un ministero ignorante che sbaglia i test d’ingresso all’Università e i temi della maturità, depressi, stanchi, precari a vita, giudicati fannulloni o lobbisti dei libri di testo, condannati al frastuono di una classe o, ancora peggio, al silenzio della medesima, costretti a tenere il conto di debiti e crediti e a compilare pagelle con sigle e codici. E tre giorni prima che si cominci, qualche pierre governativo ci viene a dire che tornerà il tempo pieno, e che i nostri figli avranno di nuovo tabelline e grammatica. Meraviglioso, ma chi ci crede? In tre giorni? Con migliaia di cattedre vuote? Insegnare, in Italia: il mestiere più importante di tutti, tra tutti il più ingrato.
3 commenti:
Gli auguri di nuon anno scolastico ci vogliono, sì! Buon anno scolastico quindi a tutti gli insegnanti e a tutti gli studenti... e speriamo che quest'anno tutta la scuola sia vera maestra di vità e civiltà.
Si, d'accordo. Il mestiere dell'insegnante è sottopagato, difficile,stressante...
ma gli insegnanti non sbagliano mai? e perchè alcuni prof ti rimangono nel cuore e altri amano rendersi insopportabili con i propri alunni - zucchine?
Diceva qualcuno "Non confondere l'insegnante con la lezione, il rituale con l'estasi, colui che trasmette l'elemento simbolico con il simbolo medesimo."
Certo anonimo, gli insegnanti sbagliano, eccome. Sono, e siamo esseri umani. Poi c'è chi perdura nell'errore tanto da essere odiato e chi se ne accorge, se ne scusa e riparte sempre confidando nei propri studenti.
Ciò non toglie che a livello sociale una retribuzione maggiore diventa segnale di una qualità maggiore a cui si accede con una selezione migliore. In Italia questo non è mai avvenuto e chi si trova bravi prof è perché questi si armano solo della tanta pazienza e passione per il proprio lavoro.
Saluti :)
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