domenica, ottobre 31, 2004
Cosa fare?
Dopo aver ucciso il giornalista giapponese, gli integralisti islamici rilanciano il loro attacco contro l'occidente rapendo tre funzionari ONU.
Mi colpisce questo, il fatto che loro siano delle Nazioni Unite e che siano stati presi in ostaggio ponendo la liberazione degli ostaggi irakeni nel più cruento dei baratti, con la vita.
Una delle possibili soluzioni in cui credevo si potesse ovviare questo conflitto era proprio quello di lasciar intervenire l'ONU come potenza super-partes. Ma questa soluzione non sembra piacere ai lor signori irakeni.
Cosa fare allora?
sabato, ottobre 30, 2004
Libertà privatizzata
Oggi son successe due cosette che fanno pensare e tanto. Riflettere insomma sulla situazione italiana, che a raccontare sembra di dire baggianate, di stare sempre a esagerae e a renderci vittime con atteggiamenti altamente masocistici.
Ma tant'è....
La prima è la seguente:
Rimandato dunque a domenica in tarda serata l'appuntamento con Paolo Hendel, ospite annunciato e poi tempestivamente rimosso dallo show Ma il cielo è sempre più blu. La censura mascherata da linea editoriale ("A RaiUno nessuno può fare satira politica" chiarisce il direttore della rete, Fabrizio Del Noce) ha sollevato le reazioni indignate delle opposizioni che chiedono l'intervento della Commissione di vigilanza
Di seguito il secondo spunto di riflessione:
Nelle redazioni Rai sono arrivate le prime disposizioni in vista della cerimonia per la firma della Convenzione dell'Unione Europea, in programma a Roma il prossimo 29 ottobre. Si apprende così, da un documento indirizzato alle segreterie di redazione, che ?la ripresa verrà effettuata con 38 telecamere dalla società incaricata da Palazzo Chigi che fornirà il segnale a tutti secondo le richieste. Non sono ammesse altre televisioni. La società è la Euroscena, che negli ultimi anni è già diventata quasi monopolista negli appalti Rai per le troupes di ripresa. Ora si fa un passo in più: alla Rai vengono sottratti quei compiti che solitamente, in occasione di avvenimenti istituzionali di rilievo internazionale, è il servizio pubblico della nazione ospitante a svolgere anche a beneficio delle altre tv, nazionali ed estere.
Impressionanti notizie che colpiscono sia per la loro coincidenza (la medesima giornata) sia per le pseudo-motivazioni che vengono messe in gioco per giustificare tali mosse.
Se infatti, per il buon Paolo Handel, la motivazione si basa sul divieto di fare satira politica su raiuno ("la satira non può entrare in un programma Rai di prima serata, come se il pubblico da casa non fosse in grado di capirla e vada protetto..." aggiunge il comico), per quanto riguarda la firma della costituzione europea la "scusa" è stata che alla RAI (servizio pubblico) è stato affidato il compito di commentare, attraverso i suoi giornalisti, l'evento storico.
Commentare e non riprendere.
L'immagine, e noi viviamo in una società in cui la scrittura è immagine della scrittura, è palesemente più importante e gnoseologicamente più fondata per la strutturazione della nostra conoscenza.
Inoltre viene minato l'uso pubblico della televisione e delle riprese televisive. Una delle ultime cose pubbliche (ce ne sarebbe da parlare...) che ancora rimangono e che ancora possono essere portatrici di una libertà di espressione sempre più dimenticata e per la quale, per abitudine noia o disinteresse, nessuno vuole combattere al fine di garantirla.
Solidarietà a Paolo Hendel che avrà modo, domenica sera a Parla con me della sempre verde Serena Dandini, di parlare e difendersi e solidarietà alla RAI, soprattutto a chi crede al servizio pubblico. Non al CdA dunque, nè a Cattaneo.
Rimanete pure servi dei servi dei servi.
Io non ci sto
venerdì, ottobre 29, 2004
La luna e il dito
Guarda la luna e guarda il dito
e guarda il saggio e lo scemo
guarda il confine con l'infinito
guarda la ruota e il freno
E guarda il mare che sbatte sul cielo
guarda le stelle e chi più ne ha
guarda la pioggia col cielo sereno
tutto ai tuoi piedi sta
Non è proibito niente
ma tutto non si può
Puoi cavalcare l'onda del mare
ma tutto il mare no
E tutto sta ai tuoi piedi
tutta la vita vicino e lontano
tutto il tempo a portata di mano
Non è proibito niente
ma tutto non si può
Puoi cavalcare l'onda del mare
ma tutto il mare no
e guarda il saggio e lo scemo
guarda il confine con l'infinito
guarda la ruota e il freno
E guarda il mare che sbatte sul cielo
guarda le stelle e chi più ne ha
guarda la pioggia col cielo sereno
tutto ai tuoi piedi sta
Non è proibito niente
ma tutto non si può
Puoi cavalcare l'onda del mare
ma tutto il mare no
E tutto sta ai tuoi piedi
tutta la vita vicino e lontano
tutto il tempo a portata di mano
Non è proibito niente
ma tutto non si può
Puoi cavalcare l'onda del mare
ma tutto il mare no
F. De Gregori - Tavolazzi
giovedì, ottobre 28, 2004
martedì, ottobre 26, 2004
Un pò di ossigeno
...bello ogni tanto leggere notizie di vittoria (seppur parziale, con tanti se e ma) della GAD (Grande Alleanza Democratica) in queste elezioni suppletive.
Già, si respira, seppur a piccole boccate di ossigeno, tanto basta per risollevare quel morale abbandonato a terra da tanta bassa politica del centro-destra e di Berlusconi, in primis.
Molti dubbi restano ancora, soprattutto sulla composizione partitica e ideologica di base di questa GAD, ma intanto gli italiani che hanno votato hanno fatto la loro scelta, ormai unica e necessaria: quella del male minore.
Già, si respira, seppur a piccole boccate di ossigeno, tanto basta per risollevare quel morale abbandonato a terra da tanta bassa politica del centro-destra e di Berlusconi, in primis.
Molti dubbi restano ancora, soprattutto sulla composizione partitica e ideologica di base di questa GAD, ma intanto gli italiani che hanno votato hanno fatto la loro scelta, ormai unica e necessaria: quella del male minore.
domenica, ottobre 24, 2004
De Filosofia
"La filosofia va studiata non per amore delle precise risposte alle domande che essa pone, poichè nessuna risposta precisa si può, di regola, conoscere per vera, ma piuttosto per amore della domande stesse; perchè queste domande allargano la nostra concezione di ciò che è possibile, arricchiscono la nostra immaginazione e intaccano l'arroganza dogmatica che preclude la mente alla riflessione; ma soprattutto perchè, grazie alla grandezza dell'universo che la filosofia contempla, anche la mente diviene grande, ed è resa capace di quella unione con l'universo che costituisce il suo massimo bene".
B. Russel (1912)
sabato, ottobre 23, 2004
C'è qualcuno?
C'è qualcuno ancora interessato al mondo?
C'è qualcuno che pensa che l'ambiente sia una risorsa primaria?
C'è qualcuno che crede in Dio?
C'è qualcuno che ama tutti gli uomini?
C'è qualcuno che ha interesse per la cosa pubblica senza trarne profitto?
C'è qualcuno che crede negli ideali e vive secondo essi?
C'è qualcuno che pensa agli altri prima di pensare a sè?
C'è qualcuno che non si ferma agli stereotipi?
C'è qualcuno che vuole conoscere meglio le persone?
C'è qualcuno innamorato della vita?
C'è qualcuno innamorato della terra?
C'è qualcuno innamorato?
C'è qualcuno che desidera senza cupidigia?
C'è qualcuno che ama senza egoismo?
C'è qualcuno così impaziente di cambiare il mondo?
C'è qualcuno così sensibile da rispettare perfino i fiori?
C'è qualcuno con gli occhi persi nel vedere il cielo?
C'è qualcuno con gli occhi irradiati dal colore delle stelle?
C'è qualcuno che nel silenzio pensa?
C'è qualcuno che fà silenzio?
C'è qualcuno che pensa?
C'è qualcuno che stringe a sè senza soffocare?
C'è qualcuno che offre senza ricevere?
C'è qualcuno che ascolta senza parlare?
C'è qualcuno che soffre con dignità?
C'è qualcuno disposto a fare un passo avanti?
C'è qualcuno?
C'è qualcuno che pensa che l'ambiente sia una risorsa primaria?
C'è qualcuno che crede in Dio?
C'è qualcuno che ama tutti gli uomini?
C'è qualcuno che ha interesse per la cosa pubblica senza trarne profitto?
C'è qualcuno che crede negli ideali e vive secondo essi?
C'è qualcuno che pensa agli altri prima di pensare a sè?
C'è qualcuno che non si ferma agli stereotipi?
C'è qualcuno che vuole conoscere meglio le persone?
C'è qualcuno innamorato della vita?
C'è qualcuno innamorato della terra?
C'è qualcuno innamorato?
C'è qualcuno che desidera senza cupidigia?
C'è qualcuno che ama senza egoismo?
C'è qualcuno così impaziente di cambiare il mondo?
C'è qualcuno così sensibile da rispettare perfino i fiori?
C'è qualcuno con gli occhi persi nel vedere il cielo?
C'è qualcuno con gli occhi irradiati dal colore delle stelle?
C'è qualcuno che nel silenzio pensa?
C'è qualcuno che fà silenzio?
C'è qualcuno che pensa?
C'è qualcuno che stringe a sè senza soffocare?
C'è qualcuno che offre senza ricevere?
C'è qualcuno che ascolta senza parlare?
C'è qualcuno che soffre con dignità?
C'è qualcuno disposto a fare un passo avanti?
C'è qualcuno?
mercoledì, ottobre 20, 2004
Perle dal supermercato
Candido candido, un commesso al reparto norcineria mostra la sua sapienza in un marcato accento romanesco:
"Io pure ce sò stato a scola, quarcosa m'hanno imparato"
"Io pure ce sò stato a scola, quarcosa m'hanno imparato"
lunedì, ottobre 18, 2004
Adolescenza e identità
E' molto bello, come tutti i suoi scritti, anche l'ultimo articolo dal titolo: I jeans a vita bassa delle quindicenni di Marco Lodoli, professore in un liceo di Roma.
Sempre sensibile alle tematiche riguardanti lo sviluppo e l'identità degli adolescenti, non ha mancato anche in questa occasione di dimostrare quanta responsabilità possiedere la società attuale nei confronti del soggetto in crescita.
vi invito a leggere l'articolo prima di continuare questa sommaria analisi.
Chi è che, al giorno d'oggi è così fortunato ad avere un'identità propria e ben definita? Annoso problema, invero, sebbene un 16enne dovrebbe avere in tasca già strumenti e metodo per giungere alla risoluzione di questo enigma. Metodi e strumenti, si diceva, che vengono proposti e insegnati nelle diverse agenzie educative, ognuna con metodologie differenti, per conferire al ragazzo una sempre maggiore consapevolezza di sè.
Ma che succede quando sono assenti le agenzie educative o questi messaggi vengono trasmessi da persone non adatte o per codici e linguaggi non pienamente comprensibili?
Le persone che sviluppano e crescono sono lasciate a sé, decidendo quale sia la loro morale da seguire in virtù di un'etica, sempre personale, che poco interferisce con la voglia di (presuntà) libertà propria del periodo pre-adolescenziale.
E' il caso della ragazza protagonista dell'articolo di Marco Lodoli. Quanto mai indicativa, infatti, è la seguente frase:
La personalità non è un fattore che viene a formarsi una volta per sempre, anzi, è un continuo stratificare di esperienze, di eventi, di insegnamenti e consigli. E' un continuo lavoro che ogni persona vicina a dei ragazzi è chiamato a compiere nell'anonimato della sua vita ma nella forza della sua testimonianza.
Ogni ragazzo, infatti, ha bisogno di modelli, sia persone che idee, da seguire e portare avanti finchè un giudizio critico non le consente di valutare appieno il modello scelto per confermalo, modificarlo o eliminarlo del tutto. Ma chi porrà davanti agli occhi dei ragazzi un modello critico da condividere? Non certo professori poco preparati, nè la telespazzatura presente nella totalità delle trasmissioni che riempiono il nostro palinsesto. Neppure la predica di un sacerdote dall'ambone e nè tantomeno la corruzione avvertita da tutti (ma non, ovviamente, da loro stessi) presente nelle camere parlamentali.
La mia risposta è la vicinanza e l'esperienza. Quest'ultima intesa come unico fattore differenziale per lo sviluppo integrale della persona purchè, nell'errore, vi sia presente chi possa condurre nuovamente sulla "retta via" i ragazzi.
Solo allora, contrattata la fiducia reciproca, si possono proporre modelli critici esterni e paradigmi etici di riferimento.
Una piccola postilla:
Non tutti sono chiamati al ruolo di prossimità che intendo io. Solo chi è formato a questo, attraverso percorsi istituzionalizzati universitari e non, può tentare di percorrere questa difficile strada.
Nessun eroe serve per questo progetto, troppi ce ne sono stati e troppi ne erano di troppo.
Forza ragazzi, la TV non è un modello nè tanto meno quei babbei dei calciatori e delle showgirl.
Sarà la politica, quella vera, a fornire ideali di azione; sarà la religione a porvi avanti problemi etici e morali; sarà la famiglia a farvi avere esempi e modelli di relazione; saranno gli amici vostri a darvi la gioia di vivere e il senso della vostra vita.
Ciao ciao
Sempre sensibile alle tematiche riguardanti lo sviluppo e l'identità degli adolescenti, non ha mancato anche in questa occasione di dimostrare quanta responsabilità possiedere la società attuale nei confronti del soggetto in crescita.
vi invito a leggere l'articolo prima di continuare questa sommaria analisi.
Chi è che, al giorno d'oggi è così fortunato ad avere un'identità propria e ben definita? Annoso problema, invero, sebbene un 16enne dovrebbe avere in tasca già strumenti e metodo per giungere alla risoluzione di questo enigma. Metodi e strumenti, si diceva, che vengono proposti e insegnati nelle diverse agenzie educative, ognuna con metodologie differenti, per conferire al ragazzo una sempre maggiore consapevolezza di sè.
Ma che succede quando sono assenti le agenzie educative o questi messaggi vengono trasmessi da persone non adatte o per codici e linguaggi non pienamente comprensibili?
Le persone che sviluppano e crescono sono lasciate a sé, decidendo quale sia la loro morale da seguire in virtù di un'etica, sempre personale, che poco interferisce con la voglia di (presuntà) libertà propria del periodo pre-adolescenziale.
E' il caso della ragazza protagonista dell'articolo di Marco Lodoli. Quanto mai indicativa, infatti, è la seguente frase:
"Professore, ma non ha capito che oggi solo pochissimi possono permettersi di avere una personalità? I cantanti, i calciatori, le attrici, la gente che sta in televisione, loro esistono veramente e fanno quello che vogliono, ma tutti gli altri non sono niente e non saranno mai niente. Io l'ho capito fin da quando ero piccola così. La nostra sarà una vita inutile".Può una vita, qualunque essa sia, essere inutile? Non parliamo spesso di protagonismo dei ragazzi nella loro vita e nella società, espresso anche nelle relazioni con i loro amici?
La personalità non è un fattore che viene a formarsi una volta per sempre, anzi, è un continuo stratificare di esperienze, di eventi, di insegnamenti e consigli. E' un continuo lavoro che ogni persona vicina a dei ragazzi è chiamato a compiere nell'anonimato della sua vita ma nella forza della sua testimonianza.
Ogni ragazzo, infatti, ha bisogno di modelli, sia persone che idee, da seguire e portare avanti finchè un giudizio critico non le consente di valutare appieno il modello scelto per confermalo, modificarlo o eliminarlo del tutto. Ma chi porrà davanti agli occhi dei ragazzi un modello critico da condividere? Non certo professori poco preparati, nè la telespazzatura presente nella totalità delle trasmissioni che riempiono il nostro palinsesto. Neppure la predica di un sacerdote dall'ambone e nè tantomeno la corruzione avvertita da tutti (ma non, ovviamente, da loro stessi) presente nelle camere parlamentali.
La mia risposta è la vicinanza e l'esperienza. Quest'ultima intesa come unico fattore differenziale per lo sviluppo integrale della persona purchè, nell'errore, vi sia presente chi possa condurre nuovamente sulla "retta via" i ragazzi.
Solo allora, contrattata la fiducia reciproca, si possono proporre modelli critici esterni e paradigmi etici di riferimento.
Una piccola postilla:
Non tutti sono chiamati al ruolo di prossimità che intendo io. Solo chi è formato a questo, attraverso percorsi istituzionalizzati universitari e non, può tentare di percorrere questa difficile strada.
Nessun eroe serve per questo progetto, troppi ce ne sono stati e troppi ne erano di troppo.
Forza ragazzi, la TV non è un modello nè tanto meno quei babbei dei calciatori e delle showgirl.
Sarà la politica, quella vera, a fornire ideali di azione; sarà la religione a porvi avanti problemi etici e morali; sarà la famiglia a farvi avere esempi e modelli di relazione; saranno gli amici vostri a darvi la gioia di vivere e il senso della vostra vita.
Ciao ciao
Sempre caro mi fu...
...questo laboratorio d'informatica in cui vi scrivo.
Largamente contestato per lo spreco di fondi, per il fatto che i sistemi operativi (winzozz) non vengono minimamente aggiornati, che non è presente un condizionatore, etc..., questo laboratorio ha fatto da sfondo alla stesura della mia tesi, discussa in un torrido pomeriggio del Luglio scorso.
Tutto questo giusto per farvi conoscere un luogo della mia vita!
Ciaociao
Largamente contestato per lo spreco di fondi, per il fatto che i sistemi operativi (winzozz) non vengono minimamente aggiornati, che non è presente un condizionatore, etc..., questo laboratorio ha fatto da sfondo alla stesura della mia tesi, discussa in un torrido pomeriggio del Luglio scorso.
Tutto questo giusto per farvi conoscere un luogo della mia vita!
Ciaociao
sabato, ottobre 16, 2004
Come ti cambio uno stato
La nuova costituzione è stata approvata al primo passaggio alla camera.
259 sì, 202 no. Quesi i numeri di ciò che, senza troppe enfatizzazioni, si annuncia come una piccola rivoluzione di casa Italia ma soprattutto come una grande modifica al testo costituzionale.
Ho letto sommariamente le modifiche apportate al testo e non reputo opportuno, al momento, dare un mio personale giudizio. Cosa che farò, invece, appena avrò avuto modo di capire meglio il cosa e il perchè si è stati costretti ad approvare in tutta fretta.
Vi lascio, giusto per farsi un'idea, alcuni link utili:
Per ora basta, a presto!
259 sì, 202 no. Quesi i numeri di ciò che, senza troppe enfatizzazioni, si annuncia come una piccola rivoluzione di casa Italia ma soprattutto come una grande modifica al testo costituzionale.
Ho letto sommariamente le modifiche apportate al testo e non reputo opportuno, al momento, dare un mio personale giudizio. Cosa che farò, invece, appena avrò avuto modo di capire meglio il cosa e il perchè si è stati costretti ad approvare in tutta fretta.
Vi lascio, giusto per farsi un'idea, alcuni link utili:
Per ora basta, a presto!
giovedì, ottobre 14, 2004
Libertà di pensiero?
Il mio blog, da come si intuisce dal titolo, inneggia al cartesiano motto in cui il pensiero è garante della nostra esistenza.
Spesso, e ancor di più in questi ultimi anni, il nostro poter pensare liberamente è messo sotto stretta protezione da interventi filo-governativi che, come censure, si pongono tra l'orgine corticale dell'idea e la sua produzione orale o scritta.
Ad esempio, il giornale di (contro)informazione, Indymedia è stato soggetto ad un violento provvedimento giudiziario che ha portato a requisire gli hard-disk dei server ospitanti le pagine in questione. Il reato, sconosciuto al momento, sembrerebbe riconducibile ad un intervento o articolo di cui i responsabili Indymedia c'entrano poco.
Ancora oscura questa vicenda?
Vi riporto un parallelismo molto acuto che l'ormai ben noto Paolo Attivissimo, nel suo blog pone alla nostra attenzione. Si fonda sulla denuncia nei confronti di Pino Scaccia, noto giornalista rai, perchè un utente anonimo, nel suo blog, ha violato la privacy di un minore.
Riporta proprio il giornalista:
Già, bisogna difendersi. Chi ha un blog può vedere e non vedere commenti e soprattutto non può essere indicato come il responsabile del pensiero di un utente, poichè è solo responsabile, oltre che dei suoi blog, di aver consentito l'esistenza di un forum di discussione. Tutto qua.
Il problema è che si vuole, probabilmente, arrivare ad altro. Quest'altro si chiama coscienza collettiva.
E' pericolosa la coscienza collettiva, perchè è l'unica che può coinvolgere le masse e porsi come base per una rivoluzione, per quanto culturale essa sia.
Significa partecipazione comune alla storia ("La storia siamo noi, nessuna si senta escluso" F. De Gregori, La Storia, 1985), che avanza senza dubbi di natura etica, e che diventa passato condiviso in poco tempo.
Dovremmo ripassare queste lezioni di ermeneutica storica per porvi rimedio prima che esse si ritorcano contro di noi.
Hasta la memoria, siempre!
Spesso, e ancor di più in questi ultimi anni, il nostro poter pensare liberamente è messo sotto stretta protezione da interventi filo-governativi che, come censure, si pongono tra l'orgine corticale dell'idea e la sua produzione orale o scritta.
Ad esempio, il giornale di (contro)informazione, Indymedia è stato soggetto ad un violento provvedimento giudiziario che ha portato a requisire gli hard-disk dei server ospitanti le pagine in questione. Il reato, sconosciuto al momento, sembrerebbe riconducibile ad un intervento o articolo di cui i responsabili Indymedia c'entrano poco.
Ancora oscura questa vicenda?
Vi riporto un parallelismo molto acuto che l'ormai ben noto Paolo Attivissimo, nel suo blog pone alla nostra attenzione. Si fonda sulla denuncia nei confronti di Pino Scaccia, noto giornalista rai, perchè un utente anonimo, nel suo blog, ha violato la privacy di un minore.
Riporta proprio il giornalista:
Non ho sottomano l'esposto ma in sostanza l'accusa e' di aver violato i diritti di una minore. La tribu' conosce con quanta attenzione e quanto affetto e quanta cautela io abbia sempre affrontato questo tema. Il blog e' sempre stato pieno dei loro occhi, cercando la speranza anche in situazioni drammatiche come spesso mi capita di incontrare. Adesso devo difendermi.
Già, bisogna difendersi. Chi ha un blog può vedere e non vedere commenti e soprattutto non può essere indicato come il responsabile del pensiero di un utente, poichè è solo responsabile, oltre che dei suoi blog, di aver consentito l'esistenza di un forum di discussione. Tutto qua.
Il problema è che si vuole, probabilmente, arrivare ad altro. Quest'altro si chiama coscienza collettiva.
E' pericolosa la coscienza collettiva, perchè è l'unica che può coinvolgere le masse e porsi come base per una rivoluzione, per quanto culturale essa sia.
Significa partecipazione comune alla storia ("La storia siamo noi, nessuna si senta escluso" F. De Gregori, La Storia, 1985), che avanza senza dubbi di natura etica, e che diventa passato condiviso in poco tempo.
Dovremmo ripassare queste lezioni di ermeneutica storica per porvi rimedio prima che esse si ritorcano contro di noi.
Hasta la memoria, siempre!
Paideia
Forse è colpa della mia deformazione professionale, o dei miei tanti impegni in AC ma reputo che l'unica archè esistenziale sia da trovare nell'educazione e nelle sue tante sfaccettature.
Origine di ogni società che si voglia dire civile, di ogni uomo che si voglia dire libero, di ogni persona che si voglia dire umana.
Origine di ogni società che si voglia dire civile, di ogni uomo che si voglia dire libero, di ogni persona che si voglia dire umana.
mercoledì, ottobre 13, 2004
x_X
Possibile che non riesca a muovere il culetto dalla sedia? ..essì che ce ne ho di cose da fare...
lunedì, ottobre 11, 2004
...tornando a casa...
Eccomi qua, in questo anonimo lunedì pomeriggio, con la musica di Handel nell'orecchio e qualche idea per un progetto che dovrò scrivere in testa.
E' passato qualche giorno dall'ultimo post, io ho viaggiato un pò per il Lazio, andando a formarmi (ancora di più di quanto lo sia e non bisognerebbe mai terminare di aggiornarsi a mio avviso) per essere educatore di Azione Cattolica dei Ragazzi.
Bell'esperienza, bel campo e bravi tutti i membri dell'equipe che vi hanno lavorato.
Sono tornato anche ad annullarmi un pò nel Signore, in occasione si una piacevolissima e importante adorazione eucaristica, sempre mantenendo quel dovuto distacco che mi consente di non tremare e piangere nuovamente al suo pensiero.
Come al solito, tornando alla vita quotidiana, le tragedie non sono mancate. Le due sorelle, Jessica e Sabrina, non sono sopravvissute al crollo dell'ala dell'hotel Hilton a Taba, in Egitto. Questo terrorismo è snervante ora che è lontano dall'Italia e ho paura quando esso si confonderà tra le nostre abitudini e i nostri luoghi a disseminare terrore, dolore e morte. Vedremo quando succederà, intanto pensiamo a goderci questi pochi anni che ci spettano di permanenza terrena.
A proposito di godimenti... che belle che sono le ragazze! Forse è una banalità ma è bene sempre puntualizzare certe cose. Pensieri maliziosi a parte, sia ben inteso, alcune volte vorrei fermare il tempo per ammirare volti e corpi di donne, certo non appariscenti, ma armoniosi ed evocativi di sensualità, dolcezza e protezione...
Wè... ho fatto l'orale per la SSIS (classe di concorso A036) che è andato bene... confidate con me che qualcuno rinunci o compaia qualche inghippo così che possa entrare e sfiancarmi per prendere un'abilitazione inutile!
Di tante altre cose che mi son successe vi dirò in seguito.
Ora lasciatemi scrivere questo progetto, sennò faccio figurina di m***a!
Ciaociao
E' passato qualche giorno dall'ultimo post, io ho viaggiato un pò per il Lazio, andando a formarmi (ancora di più di quanto lo sia e non bisognerebbe mai terminare di aggiornarsi a mio avviso) per essere educatore di Azione Cattolica dei Ragazzi.
Bell'esperienza, bel campo e bravi tutti i membri dell'equipe che vi hanno lavorato.
Sono tornato anche ad annullarmi un pò nel Signore, in occasione si una piacevolissima e importante adorazione eucaristica, sempre mantenendo quel dovuto distacco che mi consente di non tremare e piangere nuovamente al suo pensiero.
Come al solito, tornando alla vita quotidiana, le tragedie non sono mancate. Le due sorelle, Jessica e Sabrina, non sono sopravvissute al crollo dell'ala dell'hotel Hilton a Taba, in Egitto. Questo terrorismo è snervante ora che è lontano dall'Italia e ho paura quando esso si confonderà tra le nostre abitudini e i nostri luoghi a disseminare terrore, dolore e morte. Vedremo quando succederà, intanto pensiamo a goderci questi pochi anni che ci spettano di permanenza terrena.
A proposito di godimenti... che belle che sono le ragazze! Forse è una banalità ma è bene sempre puntualizzare certe cose. Pensieri maliziosi a parte, sia ben inteso, alcune volte vorrei fermare il tempo per ammirare volti e corpi di donne, certo non appariscenti, ma armoniosi ed evocativi di sensualità, dolcezza e protezione...
Wè... ho fatto l'orale per la SSIS (classe di concorso A036) che è andato bene... confidate con me che qualcuno rinunci o compaia qualche inghippo così che possa entrare e sfiancarmi per prendere un'abilitazione inutile!
Di tante altre cose che mi son successe vi dirò in seguito.
Ora lasciatemi scrivere questo progetto, sennò faccio figurina di m***a!
Ciaociao
martedì, ottobre 05, 2004
Un libro di scuola insulta la sinistra, loda la destra
Non si può mai stare tranquilli, è vero, da quando il nano con la bandana ha assunto il potere in questo stato. Ma non sempre tutto è vero di quello che viene detto (o viene assunto) dalle cosiddette voci incontrollate.
E' il caso evidente di questa notizia che ormai da tempo circola in internet. Un libro di Storia, precisamente "I nuovi sentieri della Storia. Il Novecento", Istituto Geografico De Agostini, Novara, 2003, Bellesini Federica, manuale di Storia di IIIa media, capitolo 2, paragrafo 1, pag.34" riporta una frase assai pesante nella valutazione politica della destra e della sinistra.
Lezione ormai consolidata dell'ermeneutica storica novecentesca è che la comprensione (e/o il giudizio) dei fatti appartiene alle generazioni future, poichè è il tempo a rappresentare il giudice imparziale di politiche sbagliate o giuste.
Ma il buon senso ci consiglia anche di non credere a tutto ciò che si vede e soprattutto (lezione di filosofia fenomenologica e epistemologia storica gadameriana e crociana) a oggettivizzarlo senza pregiudizi contestualizzando qualsiasi situazione (o fatto o fenomeno) in base alla sua peculiare e unica origine.
Chiacchiere, queste, che preludono al link che smaschera il presente fraintendimento e che vi invito a leggere.
In pratica, il testo scritto dà giudizi di valore vero, ma assolutamente non diretti a questa classe politica, riferendosi infatti, attraverso la tecnica del presente storico alla classe dirigente della fine dell'800.
Ma vi prego, leggete pure questo bellissimo articolo di un sempre verde Paolo Attivissimo, pronto a smascherare bufale e fraintendimenti ogni qual volta serva!
Ciao ciao
E' il caso evidente di questa notizia che ormai da tempo circola in internet. Un libro di Storia, precisamente "I nuovi sentieri della Storia. Il Novecento", Istituto Geografico De Agostini, Novara, 2003, Bellesini Federica, manuale di Storia di IIIa media, capitolo 2, paragrafo 1, pag.34" riporta una frase assai pesante nella valutazione politica della destra e della sinistra.
Lezione ormai consolidata dell'ermeneutica storica novecentesca è che la comprensione (e/o il giudizio) dei fatti appartiene alle generazioni future, poichè è il tempo a rappresentare il giudice imparziale di politiche sbagliate o giuste.
Ma il buon senso ci consiglia anche di non credere a tutto ciò che si vede e soprattutto (lezione di filosofia fenomenologica e epistemologia storica gadameriana e crociana) a oggettivizzarlo senza pregiudizi contestualizzando qualsiasi situazione (o fatto o fenomeno) in base alla sua peculiare e unica origine.
Chiacchiere, queste, che preludono al link che smaschera il presente fraintendimento e che vi invito a leggere.
In pratica, il testo scritto dà giudizi di valore vero, ma assolutamente non diretti a questa classe politica, riferendosi infatti, attraverso la tecnica del presente storico alla classe dirigente della fine dell'800.
Ma vi prego, leggete pure questo bellissimo articolo di un sempre verde Paolo Attivissimo, pronto a smascherare bufale e fraintendimenti ogni qual volta serva!
Ciao ciao
lunedì, ottobre 04, 2004
Il verde ritorno...
Da pochi giorni gli ormai immortali U2 hanno lanciato il loro nuovo singolo dal titolo: Vertigo.
Buona dose di rock unita a una semplice ed efficacia linea melodica splendidamente interpretata dalla suggestiva e calda voce di un Bono sempre in forma.
Alcuni vi hanno visto un ritorno alle origini, cosa che io non ho ravvisato proprio. Al contrario, quello che ho piacevolmente riconosciuto in questo singolo è una grande voglia di ritornare ad un sano rock che, senza fare impossibili paragoni, è di buon auspicio per un sano progetto di album degli U2, un album che da troppo tmepo mancava nella mia (nostra) discografia.
A proposito di Vertigo... guardate qui !
Ciao ciao
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